Influenza pandemica A-H1N1 e diabete: vaccino sì, vaccino no?

Influenza H1N1: alcune persone indossano la mascherina

Eccoci in piena pandemia: ormai l’esercito delle persone contagiate di spande a macchia d’olio. Chi non conosce qualcuno che è a casa con la febbre e l’influenza?… Quest’anno alla classica influenza stagionale si aggiunge la cosiddetta influenza suina, tecnicamente chiamata influenza A/H1N1. Dalle televisioni e dalle autorità viene una gran confusione, si passa dall’allarmismo sfrenato alle rassicurazioni più totali: entrambe le posizioni estreme sono probabilmente ingiustificate. Cerchiamo di capirci di più.

I vaccini per queste influenze sono già pronti da qualche mese: quello della stagionale si può comprare in farmacia, mentre quello dell’influenza A per ora si trova solo negli ospedali, ed al momento è riservato solo per certe categorie professionali e per le persone con patologie croniche e complicazioni, come il diabete.

Ma proprio su quest’ultimo vaccino pandemico c’è una grande discussione:

  • c’è chi sostiene ed incentiva il vaccino per rallentare l’epidemia e diminuire i rischi di complicanze gravi, bloccando inoltre un’eventuale mutazione malevola del virus;
  • c’è anche chi si oppone a tale vaccino sostenendo che esso è inutile in quanto questa influenza ha sintomi influenzali relativamente lievi, mentre il vaccino potrebbe addirittura rivelarsi pericoloso per la salute.

Bisogna effettivamente riconoscere che l’allarmismo ed il panico non sono giustificati: questo nuovo virus non è particolarmente aggressivo, anzi, solitamente è meno grave dell’altra influenza stagionale nonostante ci venga fatto credere il contrario. Semmai a preoccupare è la sua diffusione. Dunque dobbiamo stare tranquilli!

I principali imputati del vaccino pandemico sono gli adiuvanti, additivi aggiunti ai vaccini per potenziarne l’effetto stimolando il sistema immunitario. Fra gli adiuvanti c’è in particolare lo squalene (MF59), che viene accusato da alcuni di essere responsabile della sindrome della guerra del Golfo, di malattie autoimmuni, o della sindrome di Guillain-Barré (una forma di paralisi); un altro additivo usato è il tiomersale, il quale potrebbe essere pericoloso per la presenza di mercurio in esso. Queste controindicazioni, se presenti, sarebbero tuttavia rarissime, in linea con i rischi di tutti gli altri vaccini. Altra accusa mossa contro i vaccini per l’influenza A è che essi non sarebbero stati sufficientemente sperimentati, nel tentativo di accorciare i tempi di produzione e distribuzione.

Bisogna tuttavia spendere una parola su adiuvanti e vaccini. La disinformazione dei telegiornali e della stampa hanno alimentato parecchie leggende metropolitane fino alle più strane teorie del complotto, che sono state amplificate ancor meglio su internet, giocando sulle paure e le emozioni della gente: sia per quanto riguarda la presunta pericolosità del virus, sia per quanto riguarda la vaccino-fobia. Ma cerchiamo di ragionare in modo il più possibile razionale. Gli adiuvanti contestati vengono utilizzati da decenni in moltissimi altri vaccini. Ad esempio, lo stesso vaccino per l’influenza “normale”, molto diffuso e disponibile in farmacia, contiene adiuvanti come lo squalene. Ma non si sono mai sentite a riguardo così tante polemiche come ora sull’influenza suina… Perché? Anche i dubbi sulla pericolosità degli additivi si riferiscono a semplici ipotesi, spesso confutate da altri studi scientifici. Inoltre, per quanto riguarda la sperimentazione, da quel che si può capire, i vaccini influenzali hanno sostanzialmente una base comune ampiamente sperimentata, assomigliandosi fra loro, mentre cambia solo il ceppo virale sul quale essi agiscono. Quindi non si vedono particolari scandali a riguardo.

Attualmente in Italia viene distribuito il vaccino Focetria della Novartis, il quale contiene sia lo squalene che il tiomersale. Fra qualche mese dovrebbero arrivare in Europa anche altri vaccini autorizzati dalla EMEA: quelli della Sanofi Pasteur, della GSK e della Baxter (quest’ultimo non adiuvato), i quali potrebbero essere disponibili per la seconda fase della vaccinazione, quella aperta a tutti a partire da fine gennaio. La situazione a livello mondiale tuttavia non è omogenea, e le disponibilità variano da nazione a nazione.

Come già accennato prima, coloro che hanno il diabete hanno il diritto di richiedere il vaccino fin da subito. Nonostante qualche medico sostiene che in caso di buon compenso glicemico il vaccino non è necessario, in generale esso viene consigliato dalla diabetologia e dalle associazioni per evitare ripercussioni sulla terapia e squilibri metabolici, soprattutto per quanto riguarda eventuali complicanze, in linea con i consigli dell’influenza classica di tutti gli anni. Le modalità per ottenerlo variano a seconda del territorio.

Ad esempio, l’ASL di Mantova (Regione Lombardia) distribuisce già da qualche settimana i vaccini dell’influenza A alle categorie che ne hanno diritto: bisogna presentarsi presso l’ambulatorio vaccinazioni del posto col il tesserino rosa dell’esenzione del diabete. Se non ci sono controindicazioni, viene somministrato il vaccino, rimandando una eventuale seconda dose di richiamo alle settimane successive: a tal riguardo le indicazioni non sono tuttora chiare. Inoltre sempre l’ASL fornisce gratuitamente anche il vaccino antinfluenzale stagionale alle persone con diabete ed alle altre categorie a rischio, senza bisogno quindi di comprarlo in farmacia.

In generale bisogna contattare la propria ASL di competenza per conoscere le modalità della vaccinazione, e per avere maggiori informazioni su chi può accedere a questo servizio. Ognuno è libero di scegliere se vaccinarsi o no, agendo di coscienza. È tuttavia importante seguire le indicazioni dei medici e del proprio diabetologo, i soli in grado di dare i consigli migliori per la salute.

Rappresentazione del virus A-H1N1 responsabile dell'influenza suinaMolte persone hanno dubbi e paure, non essendo convinti da questo vaccino o dagli sviluppi della pandemia. Purtroppo sull’influenza e sui vaccini antinfluenzali è stata fatta molta disinformazione: i media si sono preoccupati del sensazionalismo anziché di un’informazione obiettiva, e gli stessi organismi sanitari non sono sempre coerenti con sé stessi. Al momento si può solo dire che l’influenza suina è molto contagiosa e diffusa, ma non è particolarmente pericolosa: nella maggior parte dei casi non ci sono sintomi gravi, spesso sono più lievi dell’influenza normale. Ma chi ha il diabete sa bene che la febbre ed il malessere possono complicare la gestione della glicemia e dell’insulina, aumentando i rischi.

Concludendo, ci troviamo di fronte ad un problema, la pandemia, ed a una domanda: vaccinarsi sì o no? Bisogna mettere sulla bilancia i rischi ed i benefici di un eventuale vaccino. Al momento tale bilancia sembra essere a favore dei benefici, per se stessi e per gli altri. Ma il condizionale è d’obbligo in assenza di dati certi.

Quindi gli unici consigli validi sono quelli di fare sempre riferimento al proprio medico o diabetologo, contattando la propria ASL per le informazioni tecniche, e seguendo le comuni norme igieniche ampiamente pubblicizzate.

Dopo di ché… Dove andremo a finire? Attendiamo sviluppi.

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15 Risposte a “Influenza pandemica A-H1N1 e diabete: vaccino sì, vaccino no?”


  1. 1 agnese

    ho il diabete di tipo uno faccio l’insulina.
    ho la glicemia abbastanza buona, raramente arrivo ai 200 dipende da quanto mangio
    ho paura di fare il vaccino.
    com mi devo comporatre

    grazie

  2. 2 Simone

    Ciao Agnese.
    Devi sentirti libera di scegliere. L’influenza A non è pericolosa. Un buon compenso glicemico sicuramente diminuisce i rischi ulteriormente, anche se di solito il vaccino antinfluenzale viene comunque consigliato a chi ha il diabete da parte delle associazioni e dei medici. Inoltre molte paure sul vaccino sono infondate, probabilmente non c’è nulla da temere a riguardo. Chiedi consiglio al tuo medico, e poi decidi valutando i rischi delle diverse possibilità. Non sei obbligata, ma non essere nemmeno spaventata. Poi se vuoi facci sapere com’è andata. A presto!
    Simone

  3. 3 Giorgio

    Buon giorno,
    ho 47 anni, mi è stato accertato il diabete tipo II dal 2000, prima curato con ipoglicemizzanti orali e dal settembre 2008 sono sotto terapia insulinica (Apidra 50 unità giornaliere e Lantus 40 unità giornaliere).
    I miei valori glicemici standard sono 170/180 al mattino a digiuno – 175 ca. postprandiale pomeridiano – 170/200 postprandiale serale e 200 ca. prima di coricarmi.
    Non ho mai avuto problemi di ipoglicemia.
    Seguo una dieta ma non svolgo molta attività fisica.

    Non ho mai fatto vaccini antinfluenzali negli anni scorsi ma siccome sono soggetto ad ammalarmi di mali stagionali (raffreddore, tosse, influenza) volevo cortesemente chiedervi se mi consigliate di fare il vaccino e nel caso affermativo quale vaccino: quello per l’ influenza stagionale o quello per l’ influenza H1N1 ?

    Ringrazio anticipatamente per la cortese risposta.
    Giorgio.

  4. 4 Simone

    Buonasera Giorgio.
    Di solito nel controllo metabolico vengono valutate la stabilità dei valori glicemici, e il valore dell’emoglobina glicata, la quale dovrebbe stare il più possibile sotto al 7% (secondo alcune recenti studi). Tuttavia è solo il suo medico diabetologo che può effettuare una valutazione medica e consigliarla anche sul vaccino.
    In generale tutti gli anni alle persone con diabete viene consigliato di fare il vaccino influenzale. Ed essendo l’influenza H1N1 molto simile alla normale influenza stagionale, quest’anno vengono consigliati entrambi i vaccini. Tuttavia non vi è alcun obbligo: ognuno può continuare a fare come è abituato. Infatti non mi sembra che ci possano essere motivi aggiuntivi, se non quelli già proposti per la normale influenza negli scorsi anni.
    Tuttavia la decisione è sua e dev’essere accordata con un dottore!
    Cordiali saluti, alla prossima…
    Simone

  5. 5 lisa

    ciao sono una mamma in ansia..
    mio figlio ha 18 anni ed affetto da tetra paresi stastica, non cammina e usa una corrozzina.
    Mio figlio è scolarizzato e non prende farmaci.
    Fa solo terapia riabilitativa e in generale le sua condizioni sono buone.
    N so se fargli il vaccino o meno sono combatutta e ho una paura tremenda
    un consiglio…che fare?
    x ora sto evitando scuole e centro di riabilitazione

    grazie

    lisa

  6. 6 Simone

    Cara Lisa, ti posso solo consigliare di non stare in ansia, non preoccuparti! Per il resto contatta il dottore e chiedi consigli a lui. Qui nessuno può darti indicazioni mediche, mi dispiace…
    Buona giornata!

  7. 7 Angela

    salve sono una mamma,mio figlio di 2 anni ha una lieve asma allergica …deve fare il vaccino contro l’influenza A???grazie

  8. 8 Simone

    Signora Angela, non posso che ripetere quanto già detto: qui non troverà consigli medici, deve contattare il suo dottore! Buona giornata!

  9. 9 stefano

    buona sera sono stefano 42 anni diabetico da 2 di tipo 1.insulina rapida 5 max 7 unità prima dei pasti .glicemie mattino 113 max, sera dopo cena 170, glicata 6 .il mio diabetologo riguardo al vaccino influenza A mi ha consigliato di non farlo ed il medico di famiglia uguale, visto che non ho patologie gravi.cosa ne pensate o un pò di paura, seguo le loro indicazioni o mi vaccino ? GRAZIE E BUONA SERATA.

  10. 10 Simone

    Buonasera Stefano. A mio parere non bisogna aver paura né dell’influenza né del vaccino, non c’è nulla da temere: quindi vai sul sicuro seguendo le indicazioni che ti hanno dato i tuoi medici! Alla prossima…

  11. 11 elena

    sono diabetica da 31 anni e ne ho 36 quindi faccio l insulina da quando avevo 5 anni..la mia emoglobina è 7 e porto il microinfusore da 4 anni!nn ho alcuna complicanza e ho un bimbo di quasi 3 anni sanissimo!!!ho sempre fatto il vaccino anti inf.stagionale ma x l h1n1 sono molto diffidente…il mio medico mi consiglia di farlo eppure io ho molti dubbi..molti..aiutatemi

  12. 12 Dino

    ma come fate a consiglire alle persone di rivolgersi al proprio medico quando i primi a nn essere convinti del da farsi sono proprio loro!? abbiate il coraggio di dire ufficialmente cosa ogni cittadino dovrebbe fare, scusatemi lo sfogo ma qui c’e’ 1 ipocrisia in giro..

  13. 13 cristina

    ciao a tutti ,ho un figlio di quasi 14 anni,diabetico ins.indipendente da febbraio.Su consiglio medico gli ho fatto il vaccino anti-infl. stagionale,l’altro su consiglio medico diabetologo e su consiglio di amici medici (sono infermiera) non gliela faccio..mi spiace ma sono diffidente riguardo i vaccini…
    cmq ogniuno e’ medico di se’ stesso!

  14. 14 Simone

    Elena, è una scelta che devi fare te, assieme a qualche esperto!

    Cristina, hai ragione: ognuno è medico di sé stesso, quindi è giusto scegliere liberamente! (informandosi) :-)

  15. 15 Simone

    Ciao Dino, vorrei precisare un paio di questioni che hai sollevato con il tuo commento.
    Questo blog non è scritto da medici o da persone che hanno la competenza di “dire ufficialmente cosa ogni cittadino dovrebbe fare”, come chiedi te. Primo, perché nella medicina (e nella scienza in generale) non ci sono certezze, quindi non si può stabilire qualcosa “ufficialmente”, in modo uguale per tutti. Secondo, perché solo i medici possono dare consigli o indicazioni terapeutiche, mentre questo non è sicuramente compito di questo blog “amatoriale”: sia per mancanza di competenza (si tratterebbe di informazione scorretta), sia perché diversamente si andrebbe incontro (giustamente) a problemi legali. Oltretutto il sito parla di diabete, e non di vaccini o influenze se non in questo occasione particolare.
    Io non ho la verità in tasca e quindi non ho il coraggio di dire niente, al massimo posso informare condividendo opinioni e notizie: se te invece ritieni di sapere cosa è giusto e cosa è sbagliato fallo pure, prendendoti però le tue responsabilità giuriche. Per questo non posso dire a nessuno cosa fare: ognuno è libero di fare come si sente, o come è stato scritto in un altro commento “ognuno è medico di sé stesso”. Al massimo, se uno è nel dubbio, l’unico consiglio che si può dare è quello di chiedere ed informarsi presso coloro che hanno le competenze necessarie, che sono i dottori, appunto. Poi è normale che anche nella medicina ci siano dubbi, non tutti la pensiamo allo stesso modo: questo non cambia il fatto che loro rimangono le persone più “adatte” per questo genere di cose, è il loro lavoro.
    Come vedi non è ipocrisia, ma razionalità e buonsenso.
    Spero di essermi spiegato… Scusa se sono sembrato troppo “deciso”, ma serviva fare chiarezza!
    Saluti!

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