Giornata Mondiale del Diabete 2009: lo Youth Panel a Roma

Il 14 novembre, come ogni anno, si celebra la GMD: la Giornata Mondiale del Diabete; quest’anno i ragazzi dello Youth Pannel Italiano si sono trovati a Roma per partecipare attivamente alle manifestazioni (l’anno precedente l’appuntamento era stato a Perugia). All’arrivo il 13 novembre, dopo lo spazio riservato ai saluti, è cominciata la discussione “a tavolino” dei nuovi sviluppi riguardanti il diabete.

L’ordine del giorno prevedeva un primo momento di discussione sulla GMD e sul ruolo dei panelist durante l’attività di sensibilizzazione prevista per il giorno dopo. Successivamente è stato analizzato il “Manifesto dei diritti della persona con diabete“, un elenco di punti che sintetizzano i bisogni di ogni persona con  diabete. Infine, è stato presentato il nuovo progetto della Novo Nordisk che ha come scopo l’aiuto dei bambini sub-sahariani affetti da diabete in gravi difficoltà economiche.

In serata i ragazzi hanno assistito allo spettacolo “L’isola che c’è” di Renato Giordano presso il teatro Tordinola; una magnifica rappresentazione, drammatica ma in certi momenti quasi ironica, che narra la tortuosa e difficile strada percorsa dal dottor Banting e dal suo aiutante Best alla ricerca della terapia per il diabete: l’insulina. Molto apprezzata dai panelist, questa prima parte del racconto ha dato la possibilità di conoscere la storia degli uomini che ha permesso loro di condurre una vita serena e priva di complicazioni.

Il gruppo dello Youth Panel alla Giornata Mondiale del Diabete 2009 a Roma

Il gruppo dello Youth Panel a Roma

Il giorno dopo, allo stand in piazza San Lorenzo, i panelist si sono occupati di fornire informazioni sul diabete e di intervistare i passanti per rilevare opinioni, dubbi e conoscenze sul diabete. Un vero successo per i ragazzi, che si sono dimostrati entusiasti e volenterosi; dalle nove alle diciotto si sono occupati di rendere consapevole la gente di questo problema in continua espansione, fornendo consigli utili a chi nutriva qualche dubbio a riguardo, dall’alimentazione all’attività fisica.

Esausti ma soddisfatti dei loro successi, il giorno dopo i ragazzi sono ripartiti verso le proprie case sparse per lo Stivale: Milano, Mantova, Napoli, Caserta… tutti consci di aver fatto del proprio meglio per vincere la battaglia contro il diabete.

Cecilia

PS: vedi l’articolo sulla Giornata Mondiale del Diabete

a Roma
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8 Risposte a “Giornata Mondiale del Diabete 2009: lo Youth Panel a Roma”


  1. 1 andrea guerra

    Bene, anche a Perugia abbiamo fatto molto in occasione di questo evento. Dei due giorni dedicati all’iniziativa, il secondo (il cicloraduno) resta per me il più significativo. Essere in molti ciclisti, con e senza diabetici, essere un gruppo rappresentativo, forte nel territorio è stato un grande successo.

  2. 2 Simone

    Ciao Andrea, grazie, e complimenti per queste giornate di successo anche a Perugia, di cui ho potuto sentire l’atmosfera positiva anche solo leggendo i vostri racconti. Mi dispiace essere mancato: il mio cuore era con voi, anche se ero impegnato per le piazze di Roma a fare sensibilizzazione con i ragazzi dello Youth Panel, che è stata un’esperienza formativa importante e piacevole. Mi è mancato pedalare assieme a quel gruppo di amici dal quale è nato C&D, che all’esordio del mio diabete mi ha aperto gli occhi su un nuovo mondo ed un modo positivo di vivere la propria condizione tramite lo sport.
    Sarà per la prossima!
    Simone

  3. 3 andrea guerra

    …Simone, siamo tanti, provenienti da città lontane e diverse, con tante e diverse idee, tante e diverse capacità, sensibilità, modi di pensare, …
    Le diversità possono a volte creare anche divergenze, ma quello che ci potrebbe separare non sarà mai così forte come quello che ci unisce: la passione per il ciclismo.
    Ed è proprio di questo che voglio parlare. Il resto -sono certo- cambia e migliora da sé.
    Ti chiedo di portare un saluto ai tuoi cari, in particolare a tuo padre. Buona giornata.

  4. 4 Aurora Ketmaier

    Simone è stato bravissimo,insieme ai ragazzi dello youth pannel,nel sensibilizzare in piazza ,con le tante persone che sono passate e presso il loro gazebo,il diabete,in particolare quello giovanile.
    Gratitudine e complimenti a tutti questi magnifici ragazzi,che sono testimonial,volontari di un progetto internazionale,da anni approdato anche in Italia, per una patologia complessa,ancora poco valutata e conosciuta,nonostante l’attenzione che meriterebbe per la sempre crescente incidenza.

  5. 5 Simone

    Andrea, hai ragione: l’importante è superare le difficoltà tenendo in mente i nostri obiettivi, cioè battersi per il futuro del diabete con la nostra passione del ciclismo. E soprattutto, rimanendo amici ed uniti. Farò avere i tuoi saluti, che sicuramente saranno contraccambiati! Grazie, ciao!

  6. 6 Simone

    Cara Aurora, grazie a te che da sempre ti batti per la nobile causa della ricerca nel diabete. E grazie perché questo progetto speciale dello Youth Panel esiste anche grazie alla tua volontà e determinazione. La strada è ancora lunga, spero che continueranno ad esserci tanti successi per noi giovani con diabete! Ci riusciremo se sapremo metterci in gioco per innovare con originalità e sincerità… Alla prossima!
    Simone

  7. 7 raiane

    eu amei adorei o discurço e muito bom fala sobre diabetes

  8. 8 David

    Ciao Simone, la Giornata Mondiale del Diabete unisce non solo noi che conviviamo con il diabete ma tutte le persone al mondo, perchè tutti ne siamo coinvolti, la dimostrazione che qui a Perugia per questo evento sono arrivati da tutta Italia ed hanno pedalato e sostenuto questo giornata.
    La fatica è tanta per preparare eventi di questa portata ma la soddisfazione ripaga veramente gli sforzi, ma soprattutto contribuisce a rendere effettivamente concreto questo contenitore dati chiamato changing diabetes che ti fa capire quante persone hanno bisogno di contare su di te sulla tua esperienza semplice ma efficace dove puoi confrontarti, misurarti e guadagnare nel migliorare la tua e propria condizione di vita.
    Un caro saluto

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